Arredamento Naturale

Lo spunto per questo articolo mi è arrivato la scorsa settimana…

Ero nel negozio di Cioccolato di una mia cara amica e ad un tratto una signora chiede del cioccolato senza alcuna traccia di latte, questo perché la figlia è vegana. Scelte estreme di natura etica, discutibili o meno, non siamo noi qui a giudicare, richiedono comunque dei sacrifici (non necessariamente intesi in accezione negativa) o meglio delle rinunce… compresa quella del cioccolato; in verità in giro esiste del prodotto di origine esclusivamente vegetale, ma è ancora di difficile reperimento.
Episodio a parte, immaginando come potesse essere una casa dove alcun elemento sia riconducibile all'ambito
animale, mi è subito nata una riflessione...

Quanto di animale c’è nelle nostre case e cosa sarebbe bene evitare?
Sono fermamente convinta che, nel nostro piccolo, possiamo serenamente contribuire alla causa volta contro lo sfruttamento degli animali e all'inquinamento terrestre pur senza arrivare a scelte così radicali, ad esempio con l’utilizzo di tessuti di derivazione vegetale come il cotone, il lino, la canapa che si prestano bene al rivestimento degli arredi come divani, letti e sedie ed altro ancora, in quanto assorbono e mantengono una certa umidità nell'ambiente rigenerando l’aria. Per la biancheria intima sarebbe opportuno evitare la sintetica lycra, causa di diverse allergie, sostituendola con il cotone.
Sarebbe buona abitudine evitare anche le imbottiture in piume d’oca di cuscini e trapunte.








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